Linosa, un’isola isolata

Da sette mesi gli isolani della bella e lontana isola delle Pelagie non hanno più l’aliscafo per andare o tornare da Lampedusa. E scendono in piazza.

medium_110211-164349_mi030209cro_0001A Linosa, gli isolani fanno affidamento esclusivamente sul traghetto di linea. Motonave che, anche nei giorni scorsi, a causa de mare grosso, non è salpata da Porto Empedocle. E gli isolani sono allora scesi in piazza, perché l’asta per l’assegnazione delle tratte veloci è andata deserta e l’isola si è quindi dimostrata una meta di serie B, snobbata dagli armatori.
 “Negli anni ’70 eravamo un confino per i mafiosi”, si leggeva sui cartelli, “nel 2015 siamo un confino per i linosan”, “La continuità territoriale è un diritto costituzionale. Abbandonati dallo Stato, chiediamo asilo politico”.
Dalla piazza principale dell’isola alla sede distaccata del Municipio il passo è stato breve. I linosani si sono spontaneamente «confinati» all’interno della sede della delegazione comunale. E sarà un’assemblea permanente. “Fino a quando, annunciano, indignati,  “non sarà trovata una soluzione”.