Team Brunel ha colto l’ultimo gradino del podio, anticipando Team Vestas Wind, quarto. In mare restano tre barche, con Alvimedica e Alberto Bolzan saldi al quinto posto e la serratissima lotta fra gli spagnoli di MAPFRE e l’equipaggio tutto femminile di Team SCA.


E, invece, Bouwe Bekking il veterano, uno dei velisti più esigenti del panorama della vela oceanica mondiale, sfoggiava un grande sorriso e si diceva molto contento di un terzo posto nella tappa di apertura del suo settimo giro del mondo. “Siamo contenti” ha dichiarato lo skipper olandese: “siamo felici, se vogliamo usare un’altra parola. Sei sempre felice quando vinci ma un terzo posto è un ottimo risultato per Team Brunel.”


Arrivando alle 12.48 UTC (le 13.48 ora italiana) di oggi, Team Vestas Wind si è garantito il quarto posto e lo skipper australiano Chris Nicholson, un altro veterano della regata, ha dichiarato di essere soddisfatto anche considerando che il suo è stato l’ultimo team ad iscriversi alla Volvo Ocean Race solo sei settimane prima della partenza. “Sapevamo già che per noi l’obiettivo della prima tappa era finire con un piazzamento ragionevole e, sinceramente penso che questo sia sopra le aspettative, volevamo fare meglio, uno deve porsi degli obiettivi ambiziosi. Ma questo quarto posto ci ha dato una carica di fiducia per le prossime tappe e il resto del giro. Siamo più in forma di quanto non lo fossimo ad Alicante”, ha detto Nicholson.

Alle spalle di Team Alvimedica, è lotta serratissima fra gli spagnoli di MAPFRE e le veliste di Team SCA.

“Cerchiamo di stare concentrate e non mollare, adesso è solo una questione di velocità. Ci sembra di essere un pochino più veloci di MAPFRE a ogni rilevamento delle posizioni, è una bella motivazione e cerchiamo di continuare così.” Ha detto la watch captain australiana Liz Wardley da bordo della barca magenta.
Molto diverso l’umore a bordo di MAPFRE. “Sono momenti molto difficili. Questa regata ti fa capire gli errori, ti fa capire che una buona preparazione è tutto e che ogni decisione strategica conta moltissimo.” Scrive oggi l’Onboard reporter Francisco Vignale. “Quando arriveremo a Città del Capo dovremo fare tabula rasa. La regata ricomincerà, ma non potremo dimenticare che questa prima tappa ci è costata cara. Però abbiamo tutti voglia di arrivare, di mangiare qualcosa di buono, di ritrovare l’affetto dei nostri cari, il calore e il profumo del caffè, una doccia calda, di dormire più di tre ore di fila, di scrivere una email senza avere il computer che salta da una parte all’altra…”
All’ultimo rilevamento delle posizioni c’erano solo una decina di miglia fra le due barche, per loro il finale non è ancora scritto.