In Australia un clima da foche

Un piccolo esercito di foche elefante equipaggiate con trasmettitori satellitari, aiuta gli scienziati del clima a esplorare le condizioni degli oceani in Antartide, una delle regioni più importanti e difficili per la disciplina scientifica.

Divers scan the water for debris of the missing Flight MH370Gli scienziati australiani, francesi, svedesi e britannici, che hanno applicato i trasmettitori sulle foche sin dal 2004 per ricercare come l’ambiente influisca sui loro comportamenti alimentari e riproduttivi, hanno osservato che gli animali raccoglievano dati di straordinario valore.

I ricercatori hanno pubblicato i profili idrografici, i dati cioè sulle temperature e la salinita’, raccolti da 207 foche elefante ‘trasmittenti’, sulla rivista Scientific Data, affiliata a Nature.

Gli animali si immergono fino a profondita’ di 1500 metri e viaggiano per migliaia di chilometri in un anno, in angoli nascosti, attorno a banchi di ghiaccio e, quel che più conta, anche in inverno quando la raccolta di dati dalle navi è impossibile o molto irregolare.

“Sono stati diretti sforzi considerevoli verso una migliore comprensione della circolazione nell’Oceano Meridionale e sulla
sua risposta a cambiamenti climatici globali negli ultimi decenni”, scrivono gli scienziati.

“Tuttavia questi sforzi rimangono molto limitati dalla mancanza di misurazioni sul posto. Le foche equipaggiate con trasmettitori stanno colmando lacune molto importanti in quella che tradizionalmente è una regione degli oceani molto povera di dati”.

I dati prodotti dalle foche sono di valore inestimabile, ha detto il coautore dello studio, Guy Williams, oceanografo del
Centro di Ricerca sul Clima e degli Ecosistemi Antartici, al quotidiano The Australian.

“Questo, ha aggiunto, ” è un grande passo avanti; le foche raccolgono osservazioni dove non ne esistono affatto e dove non potrebbero mai ottenersi. Sono dati necessari per alimentare i modelli climatici elaborati nel mondo, a cui si affidano gli scienziati”.

Extreme 40, cose da turchi!

La città di Istanbul si prepara ad ospitare l’Act 6 del circuito degli spettacolari catamarani, dall’11 al 14 settembre.

Uno spettacolo nello spettacolo veder regatare i catamarani della classe Extreme veleggiare nel mare del Bosforo e di Marmara, sotto il Topkapi e all’ombra della Moschea Blu e di Sultanahmet.
Tappa orientale che promette scintille, non solo per l’ingresso del team turco in gara, che alimenterà il tifo degli sportivi turchi, ma anche perchè con Istambul e le successive 2 tappe ancora da disputare, tutto può ancora succedere perchè in palio ci sono ancora 40 punti e perchè tra i primi la distanza è appunto di 40 punti.

La città che unisce oriente e occidente, cerniera d’Europa, ospiterà dall’11 al 14 settembre le regate del quinto Act delle Extreme Sailing Series™. Sono orami soltanto tre gli appuntamenti in calendario, Istanbul, Nizza e Sydney, prima della conclusione della stagione agonistica.
Ma come è andata la stagione fino a questo momento?

Gli svizzeri di Alinghi hanno dimostrato di essere in splendida forma per tutta la stagione, sono stati l’unico team a salire sul podio in ogni Act e hanno vinto tre tappe.
Ma l’avversario numero uno degli svizzeri, il team omanita The Wave, Muscat, è più che determinato a difendere il suo titolo di campione che varrebbe il primato dei tre titoli consecutivi.
A soli due punti di distacco da Alinghi, lo skipper del team omanita Leigh McMillan guarda al sesto Act di Istanbul: “Di sicuro Cardiff ci ha dato una bella spinta. Alinghi ha dettato il passo per tutta la stagione ed è stato bello strappare loro la vittoria riaprendo cosi i giochi. La tappa di Istanbul sarà interessante e nonostane abbiamo gareggiato e vinto qui nel 2012, sarà come affrontare un nuovo campo di regata. Ricordo che il vento era prevalentemente da mare e molto rafficato. Di sicuro non puoi distrarti qui!”

Jérôme Clerc e Realteam sono stati la rivelazione della stagione secondo David Carr, commentatore della Serie nonché ex vincitore del circuito. La continuità dimostrata nel corso dei primi cinque Act ha permesso loro di arrivare a Istanbul occupando il terzo posto della classifica generale e ancora tutto da giocare per conservare la loro posizione sul podio.

Un altro team a caccia del podio è sicuramente Emirates Team New Zealand che, nonostante un inaspettato ultimo posto a Cardiff, occupa il quarto posto in classifica.
A Istanbul i Kiwi riporteranno a bordo il talentuoso Glenn Ashby, 14 titoli mondiali in tre classi di multiscafi e una medaglia d’argento olimpica, per completare il loro equipaggio già di impressionante qualità tecnica. J.P. Morgan BAR, che dopo il primo podio della stagione a Cardiff, si trova in quinta posizione otto punti dietro ai kiwi, avrà a bordo il campione olimpico Paul Goodison.

I francesi di Groupama sailing team avranno cambi consistenti nel team, con François Morvan che prenderà il timone e Tanguy Cariou che erediterà la fascia di capitano da Franck Cammas, il quale sarà impegnato nel suo cammino verso Rio 2016, con la partecipazione al campionato del mondo d’ISAF. Molti dei team che si battono per la parte centrale della classifica come Red Bull Sailing Team, GAC Pindar e Oman Air hanno ottenuto il miglior risultato a Cardiff, che sicuramente ha fornito loro una iniezione di fiducia in vista di Istanbul.

La flotta aprirà il gas dall’11 al 14 settembre nel cuore della città sul mar di Marmara e sul Bosforo, in una location perfetta per le regate stile stadio.
Per i team della flotta che hanno già regatato a Istanbul, questa è senza dubbio una delle tappe più interessanti del calendario 2014: “Istanbul è un sito fantastico”, ha commentato Rasmus Køstner, co-skipper del SAP Extreme Sailing Team: “abbiamo corso qui il primo anno della nostra campagna con gli Extreme 40 ed è stato molto suggestivo regatare davati alla Moschea Blu.”

Extreme Sailing Series™ Act 6 Istanbul, lista equipaggi
Alinghi (SUI)
Skipper /Timoniere: Morgan Larson (USA)
Tattico: Stuart Pollard (USA)
Randista: Pierre-Yves Jorand (SUI)
Tailer: Nils Frei (SUI)
Prodiere: Yves Detrey (SUI)

Emirates Team New Zealand (NZL)
Skipper /Timoniere: Dean Barker (NZL)
Floater: Edwin Delaat (NZL)
Randista: Glenn Ashby (NZL)
Tailer: James Dagg (NZL)
Prodiere: Jeremy Lomas (NZL)

GAC Pindar (AUS)
Skipper /Timoniere: Nathan Wilmot (AUS)
Tattico/Randista: Seve Jarvin (AUS)
Tailer: Ed Smyth (AUS) / Troy Tindill (AUS)
Prodiere: James Wierzbowski (AUS)

Gazprom Team Russia (RUS)
Skipper/ Tattico: Igor Lisovenko (RUS)
Timoniere: Phil Robertson (NZL)
Randista: Matt Adams (GBR)
Tailer: Pete Cumming (GBR)
Prodiere: Aleksey Kulakov (RUS)

Groupama sailing team (FRA)
Skipper/ Tattico: Tanguy Cariou (FRA)
Timoniere: François Morvan (FRA)
Randista: Romain Motteau (FRA)
Tailer: Thierry Fouchier (FRA)
Prodiere: Devan Le Bihan (FRA)

J.P. Morgan BAR (GBR)
Skipper /Timoniere: Ben Ainslie (GBR)
Floater: Bleddyn Mon (GBR)
Randista: Paul Goodison (GBR)
Tailer: Nick Hutton (GBR)
Prodiere: Matt Cornwell (GBR)

Oman Air (OMA)
Skipper /Timoniere: Rob Greenhalgh (GBR)
Randista: Kyle Langford (AUS)
Tailer: Ted Hackney (AUS)
Prodiere: Hashim Al Rashdi (OMA) /Musab Al Hadi (OMA)

Realteam (SUI)
Skipper/ Randista: Jérôme Clerc
Timoniere: Arnaud Psarofaghis (SUI)
Tattico: Bruno Barbarin (FRA)
Tailer: Cédric Schmidt (SUI)
Prodiere: Thierry Wasem (SUI)

Red Bull Sailing Team (AUT)
Skipper /Timoniere: Roman Hagara (AUT)
Tattico: Hans-Peter Steinacher (AUT)
Floater: Stewart Dodson (NZL)
Tailer: Mark Bulkeley (GBR)
Prodiere: Shaun Mason (GBR)

SAP Extreme Sailing Team (DEN)
Co-Skipper/Timoniere: Jes Gram-Hansen (DEN)
Co-Skipper/ Tattico: Rasmus Køstner (DEN)
Randista, Tailer: Thierry Douillard (FRA)/Christian Kamp (DEN)
Prodiere: Brad Farrand (NZL)

TeamTurx (TUR)
Co- Skipper /Timoniere: Mitch Booth (GBR)
Co-Skipper/ Tattico: Edhem Dirvana (TUR)
Randista: Selim Kakış (TUR)
Tailer: Ateş Çinar (TUR)
Prodiere: Anıl Berk Baki (TUR)

The Wave, Muscat (OMA)
Skipper /Timoniere: Leigh McMillan (GBR)
Tattico: Sarah Ayton (GBR)
Randista: Pete Greenhalgh (GBR)
Tailer: Kinley Fowler (NZL)
Prodiere: Nasser Al Mashari (OMA)