E’ francese, Map arla italiano

Giancarlo Pedote vince anche il Trofeo Marie-Agnès Péron, classica francese per solitari, con i mini 6,50

E’ la sua quarta vittoria su quattro regate disputate quest’anno in Francia, la seconda di quelle valide per l’assegnazione del titolo del Campionato francese “Course au Large en Solitaire – Mini 6,50″, organizzato dalla Fédération Française de Voile in collaborazione con la Classe Mini francese, campionato che ogni anno incorona i due skipper (categoria serie e categoria prototipi) che hanno ottenuto i migliori risultati a tre importanti regate.
Per il 2014 le prove valevoli per il campionato sono la Pornichet Select (già vinta da Giancarlo a bordo di Prysmian), il Trofeo Marie-Agnès Péron e Les Sables-Les Açores-Les Sables.

 

Luna Rossa, c’è!

Vela - Americas Cup a San FranciscoPresentato oggi sul sito ufficiale il Team Luna Rossa, sfidante italiano alla 35esima Coppa America di vela, che si terrà nel 2017.
Non più i mastodontici catamarani di 70 piedi di lunghezza, ma una versione ridotta di “soli” 62 piedi, full foiling (sostanzialmente saranno sempre sollevati sull’acqua…), che magari fileranno come e più di quegli altri, visto che tra il dire e il mare passeranno ancora tre anni di evoluzioni tecnologiche e diavolerie varie. A bordo solo 8 persone e a terra un team di altissimo livello, che proprio oggi ha tolto il velo alla nuova base nella città di Cagliari, un sito ideale per logistica e per le condizioni di vento che permetteranno a Luna Rossa di sperimentare al meglio tutte le sue potenzialità. Patrizio Bertelli, l’infaticabile Sig. Prada è il capo dell’operazione, coadiuvato da Max Sirena, direttore del Team e skipper all’occorrenza; Francesco Bruni timonierie. Ma, a guardar bene, in questa ennesima avventura di Luna Rossa figurano molti atleti italiani. 

Parla Patrizio Bertelli

LunaRossaNapoli13cb_03711Cosa cambia rispetto alla 34^ Coppa America?

Abbiamo sempre considerato la 34^ America’s Cup come una preparazione all’edizione successiva: essere nel circuito per non perdere la continuità e porre le basi per un team competitivo su una nuova classe di imbarcazioni. Nel 2013 per la terza volta abbiamo raggiunto la finale della Louis Vuitton Cup, centrando l’obiettivo che ci eravamo prefissi quando avevamo lanciato la sfida, un anno e mezzo dopo gli altri challenger e unico team a regatare con una barca di prima generazione.

Luna Rossa e l’Italia: un binomio inscindibile?

Luna Rossa rappresenta in qualche modo per gli italiani la “Nazionale” della vela e ha ottenuto dei record di audience televisiva e un seguito mediatico senza precedenti nel campo della vela. Sono stati in tantissimi appassionati, esperti e non, a seguirci in oltre 10 anni di sfide all’America’s Cup. Inoltre Luna Rossa ha dato vita a una scuola, creando un modello di team innovativo divenuto un riferimento nell’America’s Cup. Basti pensare che nella 33^ America’s Cup ben 28 membri del team Oracle, vincitore del trofeo, provenivano da Luna Rossa.

Cosa ne pensa della nuova regola di classe?

Non ho mai avuto nulla contro i catamarani in sè. Credo inoltre che, grazie anche all’incredibile finale della scorsa America’s Cup, i catamarani siano riusciti ad attirare l’attenzione degli appassionati e a far cambiare idea a molti scettici. Rimangono comunque barche complesse, costose e difficili da gestire sia in mare che a terra. Uno degli aspetti che più mi appassiona della Coppa America è la progettazione e la continua ricerca dell’intuizione vincente; in questo senso la nuova regola di classe è senza dubbio stimolante.

Ecco tutto il team, presentato ufficialmente oggi :http://www.lunarossachallenge.com/it/intro

 

Il nuovo AC62

Juan Carlos, il Re dei velisti

Re Juan Carlos è stato ed è un velista di tutto rispetto, un vero professionista si potrebbe dire, considerato che il suo status è ben altro.
Con il suo Dragone, il “Fortuna”, si è laureato campione spagnolo nel 1969 e classificato al secondo posto alle pre-olimpiche per i giochi di Kiel nel 1972 dove finì undicesimo.
Poi si è dedicato alle regate d’altura a bordo dei vari “Bribon”, il nome di tutte le sue barche a vela che da molti anni a questa parte hanno solcato il Mediterraneo in lungo e in largo, protagoniste delle più importanti regate.
Re Juan Carlos l’ho incrociato in banchina alcune volte nelle varie regate a cui ho partecipato, un incontro che è capitato a chiunque in quegli anni frequentasse i circuiti internazionali.
Ma a una regata in particolare il contatto è stato davvero ravvicinato, ed è stato nel 1988 a Marciana Marina, all’isola d’Elba, per il mondiale della Threee Quarter Ton.
Ero già uno scriba, piuttosto che un regatante, e in quell’occasione avrei voluto intervistare il Re per il settimanale L’Espresso, con il quale collaboravo.
Fu un’impresa, ma l’intervista ci fu davvero, anche se…. per interposta persona.
Il fatto è che il Re non rilasciava interviste, sia pure di carattere sportivo e sia pure con le domande messe per iscritto, come pure feci.
Però, e questo è il motivo di questo articoletto – raccontare un aspetto meno ufficiale del Re di Spagna, che è molto amato – Juan Carlos si rivelò di una disponibilità e semplicità davvero uniche.
In banchina si lasciava fotografare come se nulla fosse; anzi, un giorno per facilitarmi lo scatto prese in mano una spugnetta e attese che lo inquadrassi per bene per mettersi a pulire di persona il pozzetto della barca.
Se poi capitavi nel gruppo del suo equipaggio, con cui avevo stretto amicizia ( per ottenere l’intervista, chiaro…), il Re ti rivolgeva direttamente la parola, commentando le fasi della regata, come un regatante qualunque e come se tu fossi un suo grande amico.
Ma la cosa più curiosa di quei magici giorni di ottobre all’isola d’Elba, fu quando l’intervista mi fu davvero concessa, grazie all’intercessione di Nicola Trussardi, lo scomparso stilista che ospitava il Re nella sua bella villa di Marciana.
Neppure lui, però, sapeva che il Re non concedeva interviste e così, per scusarsi di aver venduto la pelle dell’orso prima ancora di averlo ucciso, davanti alla mia bella barba rasata di fresco, ai capelli ben pettinati e al dopobarba profumato, con il consenso del Re… ebbene, Trussardi mi invitò a cena per quella sera: a tavola con Re Juan Carlos!
“Vedrà che il Re la metterà nella condizione di scrivere il suo articolo”, mi disse lo stilista.
E fu così che, con il Re a capo tavola, mi ritrovai a cena col sovrano spagnolo, seduto in mezzo tra il Duca Gonzalo de Cordoba de Arion, compagno di Dragone del Re in mille regate e del Sig. Josè Cusì, un ricco signore spagnolo che aveva dedicato la sua vita al Re, fedele ombra del monarca in tutte le occasioni, armatore ufficiale dei Bribon.
Del sovrano venni a sapere tutto ciò che dovevo sapere.
E quando a fine cena ci alzammo da tavola, passandogli vicino, Re Juan Carlos mi sfiorò amichevolmente la spalla con la mano e mi chiese: “E’ andata bene l’intervista?”.
“Sì, Maestà”, ringraziai imbarazzato.
E festeggiai con un cognac alla salute, un Carlos Primeiro, naturalmente.

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Mollicona e Furio, l’alta classe dei J24

VincitoreIl fuoriclasse americano Keith Whittemore con US 5399 Furio (30 punti, e 1,2,1,1,10,3,2,1,9,dnc i parziali) ha bissato il successo dello scorso anno aggiudicandosi (senza neanche disputare la decima ed ultima prova) la vittoria della classifica Open del Campionato Nazionale Open J24 appena concluso nella baia di Parè di Valamadrera.
Il titolo tricolore è però andato a Ita 22 Mollicona (45 punti, 8,10,2,2,2,21,3,9,1,8 i parziali della classifica Open) timonato dal giovane carrarino Giacomo del Nero (CN Marina di Carrara) e armato dal padrone di casa, il prodiere Vincenzo Mercuri (CVT). In equipaggio anche il carrarino Massimiliano Biagini (albero) e i “locali” Davide Beretta (tailer) e Donato Panzeri (centrale).
“Il nostro commento è ovviamente più che positivo.” ha spiegato Giacomo del Nero “Siamo felicissimi del titolo appena conquistato. Non è stato un Campionato facile: le prove e gli avversari (in modo particolare Botta Dritta e Kong Grifone) sono stati impegnativi così come il campo di regata, le condizioni meteo e il vento mai costante. Ottima l’organizzazione. Insomma, non poteva andare meglio!”
Argento per il Presidente uscente della Classe italiana J24, il maddalenino Mariolino di Fraia (L.N.I. LA Maddalena) armatore e timoniere di ITA460 Botta Dritta, in equipaggio con il tattico Luca Montella, il centrale Ezio Diana, il due Andrea Tirotto e il prodiere Gianluca Cataldi (53 punti, 5,11,5,11,17,5,5,5,2,4i parziali della classifica Open): “Siamo davvero soddisfatti di questo risultato: abbiamo trovato condizioni non facili e noi, per problemi di lavoro e di salute, non eravamo riusciti ad allenarci come avremmo voluto. Il campo di regata, tutt’altro che scontato, è stato difficile da interpretare ma la regolarità dei nostri piazzamenti ci ha premiati. Non nascondo che nell’ultima giornata abbiamo sperato nella “zampata” finale… e, forse, se nella penultima giornata non fosse stata annullata la prova che ci vedeva secondi, il risultato finale sarebbe potuto essere diverso. Ma, comunque, ripeto, siamo più che soddisfatti del nostro
secondo posto. Desidero ringraziare anche a nome di Pietro Diamanti, neo eletto Presidente della nostra Classe, il Circolo Velico Tivano che ha perfettamente organizzato questo Campionato. Un grazie di cuore a tutti coloro i quali, con il proprio lavoro, hanno contribuito alla riuscita di questo evento: i campi di regata sono sempre stati posizionati con perizia malgrado le condizioni non facili e anche a terra si è svolto tutto in modo impeccabile. Un plauso ai tanti volontari che hanno lavorato con dedizione. Un aspetto che ho particolarmente apprezzato, è stato la bravura nell’essere riusciti a coinvolgere l’intera cittadinanza grazie agli stand e agli eventi collaterali proposti ogni sera e al clima “festaiolo” creato come corollario al Campionato: in pochissime occasioni mi è capitato di vedere un tale coinvolgimento anche di persone non vicine al mondo della Vela. Bravi davvero a tutti!”
Bronzo per il Presidente della XV Zona FIV Fabio Mazzoni impegnato al timone di Ita 503 Kong Grifone (57 punti e 9,3,13,3,8,2,15,10,6,3 i parziali della classifica Open) armato da Marco Stefanoni (Caldè) in equipaggio con Massimo Consonni, Francesco Bertone e Andrea Galbiati. Seguono Ita 305 Kils timonato dal giovane bresciano Giovanni Bonzio (CVG) e armato da Massimo Frigerio (71 punti) e Ita 416 La Superba, il J24 del Centro Velico di Napoli della Marina Militare timonato da Ignazio Bonanno (73 punti).
Campionato Nazionale open J24 Foto by Alexander PanzeriDopo le ultime due regate disputate nella mattinata conclusiva e caratterizzate da un bel vento teso e impegnativo si è, infatti, concluso il Campionato Nazionale Open J24, valido anche come quarta tappa del Circuito Nazionale 2014, e patrocinato dalla Regione Lombardia, dal Comitato Regionale e Provinciale del Coni, dall’Autorità di Bacino Lario e Laghi Minori, dai Comuni di Valmadrera, Malgrate, Lecco, Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Valbrona. “Siamo riusciti a completare tutte le dieci prove previste dal programma. Sono state tutte regate molto tecniche, divertenti e impegnative così come è stato impegnativo posizionare i campi di regata considerando le varie condizioni meteo e di vento.” Ha spiegato il Presidente del Comitato di Regata, il romagnolo Franco Minotti “Tutti gli equipaggi sono stati molto bravi ad interpretare le condizioni trovate e, aspetto più importante, si sono divertiti e hanno apprezzato l’organizzazione e
l’ospitalità. I risultati non sono stati mai scontati sino all’ultimo giorno e la classifica finale si è delineata solo all’ultimo rendendo ancor più entusiasmante un Campionato del quale possiamo essere tutti più che soddisfatti. I miei complimenti all’Organizzazione e alla Classe J24.”
Le singole vittorie di giornata della classifica valida solo per il tricolore sono andate a Ita 371 Joc dell’armatore-timoniere triestino Fabio Apollonio (S.Triestina della Vela), a Ita 262 Giuseppe Verdi timorato da Angelo Crepoli e armato da Antonio Valenti (CNMC), a Ita 22 Mollicona ( vincitori della terza, quarta, settima e ottava prova), a Ita 212 Jamaica armato e timonato dal neo Presidente della Classe Italiana, il carrarino Pietro Diamanti (CNMC), a Ita 416 La Superba (protagonista nella sesta e nella decima regata) e a Ita 460 Botta Dritta.
“Siamo soddisfatti di come sono andate le cose: abbiamo portato a termine dieci belle regate, sempre con il Tivano o con la Breva (i nostri venti locali da nord e da sud) e siamo sempre stati in grado di posizionare buoni campi di regata. Un grazie particolare a Franco Minotti che ci ha aiutato anche in questo e al Presidente della Giuria, il Giudice Internazionale Roberto Armellin che nel corso della premiazione ha voluto ricordare il grande Valentin Mankin, appena scomparso. Abbiamo potuto contare su un ottimo Comitato con il quale abbiamo lavorato in sintonia e in modo molto sereno. Anche a nome del Presidente del CVT Giuseppe De Luca desidero ringraziare i concorrenti, la Classe J24 e tutti coloro i quali hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione. Grazie anche ai partner e agli sponsor tecnici quali Caval srl Valmadrera, BCC Alta Brianza Alzate Brianza, Lario Land Rover Lecco, Livio Impianti Bosisio Parini, Acel Service Lecco,
Panzeri salumi, Tipolitografica Mauri Civate, MDM Gioielli Valmadrera, Lariana Malgrate, Hotel Lungolago Lecco, Cover Grandi Cucine Civate, Spreafico Bosh Service Malgrate, Trafilerie Valgreghentino, Ditta Luigi Azzoni Lecco, Hotel Villa Giulia Valmadrera, Eurofer Calolziocorte, Mood 60 Lecco, TSA Erba, Reali Utensili Paderno Dugnano, Bono Angelo Malgrate, Stamperia Mauri, Rusconi Catering&Banqueting, SMV Stamperia Metalli Valsecchi, Carozzi Valsassina, Il Prodiere Lecco, Quantum sdg Italia ed Henry Lloyd.” ha commentato l’Ufficiale di Regata Nazionale Enea Beretta, componente del Gruppo di lavoro del C.diR. “Un ricordo piacevole di questo Campionato? Fra i tanti che mi resteranno… la commozione dell’equipaggio americano nel sentire il loro inno nazionale durante la premiazione finale e quella dei nostri equipaggi quando è suonato il nostro Inno: è stato un momento davvero toccante.”
La stagione 2014 della Classe Italiana J24 è affiancata dal prestigioso marchio automobilistico Land Rover che, da sempre espressione del “ben vivere il tempo libero” con eleganza e stile, si è legato alle attività del monotipo più diffuso a livello mondiale e alla ClasseJ24 Italiana, entrando nel fantastico mondo di vela e di libertà. Una grande soddisfazione per tutti gli appassionati di questa attiva Classe che vedono premiato l’impegno e la serietà di una Associazione in costante crescita. J24 è un Monotipo con una vasta distribuzione in tutto il mondo: in Italia è la flotta più numerosa fra i Monotipi grazie anche ai suoi contenuti costi di acquisto e di gestione.

Pedote, Re di Francia

Il velista toscano, già campione di Francia nei mini 6,50, al timone del suo Prysmian ITA 747, si è aggiudicato la prima regata della stagione, la Pornichet Select 2014, 300 miglia di oceano in solitario, tra la Bretagna e la Vandea, valida per il Campionato di Francia “Promotion” Course au Large.
E’ la seconda vittoria dell’anno per Pedote, su due regate disputate.
Dopo aver passato la boa di disimpegno in terza posizione, Giancarlo Pedote ha preso subito il comando con il suo proto Prysmian 747 e ha condotto in testa tutta la regata, gestendo il vantaggio accumulato.
Rappresenta quindi un ottimo allenamento in vista di navigazioni più lunghe.
“Sono state due notti molto fredde, a causa dell’anticiclone che si è installato nel Golfo di Guascogna; in alcuni momenti è stato necessario manovrare per non raffreddarsi troppo. “La barca è pronta, ci sono degli upgrade da fare, ma nel complesso sono soddisfatto. Sono contento di questa vittoria: è la quarta volta che partecipo a questa regata, ed è stata sempre un progressione: sesto, quinto, secondo e oggi primo. Ringrazio gli sponsor per avermi supportato e per continuare a seguirmi nel mio progetto”.