Da alcuni giorni il vulcano Stromboli, sull’omonima isola dell’arcipelago delle Eolie, è interessato da un’intensa quanto suggestiva attività eruttiva. “E’ tutto nella norma, è solo un po’ più spettacolare”, tranquillizzano i vulcanologi.
Enzo cappucci è andato a vedere da vicino. Il servizio.
Daily Archives: June 30, 2014
Il GiragliOne di Podestà
Carlo Potestà ha tagliato per primo il traguardo del GiragliOne, la Roma-Giraglia in solitario
L’escapologia non è solo un’illusione.
E’ una scienza esatta che Carlo Potestà conosce
molto bene. Nella Roma Giraglia è partito in fondo al
gruppo, incatenato come Houdini, stretto nella morsa di un
gennaker che sembrava stringere la barca alla gola,
soffocandola. Tutti avanti, quindi, con Carlo che, dietro a
tutti, cercava di liberarsi da quella stretta mortale. Lo
fa. Esce dall’impasse e trova la via d’uscita che
solo lui conosce.
Quasi tutti puntano l’Argentario. Phantomas Giannutri,
che lascia a dritta. Lontano da Giannutri, al largo del
Giglio. La sua fuga per la vittoria la costruisce qui.
Stanco e bisognoso di una doccia rilassante. “Non ho
dormito – è la prima cosa che dice dopo aver
ormeggiato – e non capisco come mai. Nessun
sonnellino, neanche per qualche minuto. Non ci sono
riuscito. Ora devo andare a fare una doccia e poi voglio
dormire”.
Ricostruiamo con lui la regata. Una partenza sbagliata?
“Si. Ho insistito, sbagliando, a voler partire con il
gennaker. Un gennaker con le spalle strette, che però
era la vela sbagliata. Era stata rifatta male e c’era
una grossa caramella. Per ammainare velocemente, la vela mi
è andata in acqua e non essendo una vela con la calza
ho avuto tanta difficoltà per poterla scaricare
dall’acqua e issare a bordo. Ho perso 40 minuti almeno.
Però dopo che ho settato la barca e l’ho armata
con un genoa medio, ho vissuto la parte più bella
della regata, perché in quelle tre, quattro ore a
7,5/8 nodi di bolina larga, ho passato tutte le barche che
erano sulla mia rotta. Sono passato fuori Giannutri, molto
al largo anche del Giglio. La mia idea era quella di non
entrare nelle bonacce classiche che si formano a sud
dell’Elba. Volevo addirittura passare a sud anche di
Pianosa. Però poi quando è finito quel
sud-ovest con il quale siamo partiti ed è entrato un
vento da nord ovest, ho visto che c’era una striscia
di bonaccia anche a sud e ho deciso di passare a nord di
Pianosa per avvicinarmi alla rotta ideale. Ho ritrovato
un’altra zona di bonaccia ad ovest dell’Elba, ma
ne sono uscito abbastanza in fretta virando subito verso il
largo. Poi ho virato di nuovo proprio all’altezza
della punta sud di Capraia e da lì ho puntato solo la
Giraglia. La discesa verso Riva, invece, è stata
discreta fino ad ovest dell’Elba, con un venticello
costante di 7/8 nodi che mi consentiva di navigare dai 6 ai
7 nodi. Poi il vento ha cominciato a fare dei salti, a
scendere anche di intensità. Ho fatto due o tre bordi
per uscire un po’ più al largo, perché a
Fetovaia, Marina di Campo, c’erano delle bonacce che
arrivavano fino a terra e quindi mi sono tenuto a
metà tra l’Elba e Pianosa e ho puntato diritto
verso il Giglio e poi Riva di Traiano”.
- GiragliOne partenza (Flickr)
- GiragliOne partenza miceli frattaruolo (Flickr)
- GiragliOne partenza (Flickr)
- Foto scattata da Carlo Potestà al passaggio della Giraglia (Flikr)
- GiragliOne Miceli (Flickr)
- GiragliOne (Flickr)
- GiragliOne (Flickr)
A Stromboli il Teatro Eco Logico
Sullo sfondo del suo straordinario mare, si è appena conclusa sull’isola di Stromboli, in Sicila, nell’Arcipelago delle isole Eolie, la Festa Teatro Eco Locico, un’iniziatica culturale che promettere di mettere radici in quella che è certamente la più affascinante delle isole dell’Arcipelago, cornice ideale del messaggio ambientalista promosso dalla Festa.
“To much in the sun” è titolo dell’opera rappresentata presso il teatro Eos, curata e diretta da Alessandro Fabrizi, direttore artistico di Festa Teatro Eco Logico. Un teatro senza l’impiego di energia elettrica e senza microfoni è un teatro possibile, privo di filtri tra l’attore e lo spettatore.
Il servizio è di Enzo cappucci