Un team composto da scienziati inglesi e americani sta progettando una navicella con una vela (di oltre 1000 metri quadrati) che potrebbe sfruttare la pressione della luce solare e del vento solare per studiare il nostro astro da una distanza ravvicinata mai raggiunta prima.Il progetto, frutto della collaborazione della Nasa e dell’Agenzia Spaziale inglese, si chiama Sunjammer e potrebbe essere già lanciato l’anno prossimo.
Attualmente, le navicelle che osservano il Sole sono a circa un milione e mezzo di chilometri dalla Terra, mentre Sunjammer si muoverà tre milioni di chilometri verso il Sole. I sensibili strumenti di bordo forniranno agli scienziati un preavviso di quelle tempeste solari in grado di produrre flussi di particelle pericolosi per satelliti e le reti elettriche sulla Terra. Inoltre, i ricercatori potranno studiare meglio il vento solare. E proprio il vento solare servirà per tenere la navicella e la sua vela in una posizione di equilibrio intorno al nostro astro, dopo avergli fatto raggiungere la giusta orbita.
La Nasa sta lavorando per ottenere una soluzione leggera per una vela che sarà usata per alimentare il velivolo spaziale. Gli scienziati britannici stanno inoltre sviluppando due strumenti che saranno usati per studiare il vento solare. Il nome Sunjammer deriva da un racconto di Arthur C. Clarke, che trattava di una vela solare.
Beh è un progetto conosciuto per gli “space addicted” , Arthur C. Clarke ne ha parlato e scritto abbondantemente . Sará bello quando le America’s cup di vela si faranno nello spazio .