Costa Concordia. Ritrovato ordigno bellico sui fondali del Giglio

Navigazione interdetta, da domani al 22 novembre, nel tratto di mare di cala Arenella all’Isola del Giglio, per le operazioni di rimozione di un ordigno bellico rinvenuto a 53 metri di profondità e a una distanza di circa 188 metri dalla costa. Lo rende noto la prefettura di Grosseto.
Il residuato bellico sarà rimosso dal nucleo Sdai del dipartimento militare marittimo di La Spezia della Marina militare. “L’operazione – si spiega in una nota della prefettura – è resa possibile dal completamento dei lavori di stabilizzazione del relitto della nave Costa Concordia, distante circa 500 metri, terminati il 2 novembre”. “L’attività – si spiega ancora – sarà svolta con la collaborazione dell’Ufficio circondariale marittimo di Porto S. Stefano, che ha già adottato apposita ordinanza per interdire, durante lo svolgimento dell’operazione, la navigazione nel tratto di mare interessato.

L’ordigno è una mina di fabbricazione italiana del diametro di circa 2 metri che contiene al suo interno 150 chilogrammi di tritolo. Con ogni probabilità una mina vagante della Seconda Guerra Mondiale arrivata nei fondali del Giglio con la corrente. Dopo il rinvenimento, le operazioni erano state sospese in attesa della messa in sicurezza del relitto della Costa Concordia avvenuta lo scorso 2 novembre.

La prefettura di Grosseto ha diramato agli Enti competenti specifiche disposizioni per definire e coordinare tutte le attività accessorie e complementari, al fine di consentire che la bonifica dell’ordigno bellico si svolga in condizioni di massima sicurezza”.

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