Si rinnova l’appuntamento con la grande vela dello Yacht Club Favignana, che anche quest’anno organizza il “Trofeo Challenge Ignazio Florio” (12-15 settembre) diventato un punto di riferimento velico a livello nazionale.
Più di quaranta le barche che affolleranno il piccolo porticciolo dell’isola, che di più proprio non ne può contenere, e quasi quattrocento le donne e gli uomini d’equipaggio, in gara per conquistare l’ambito Trofeo.
Nel 2006 fu Bonheur di Giuseppe Tesorone, nel 2007 Man di Fausto Farneti, nel 2008 fu l’Ottavo Peccato di Giuseppe Tesorone, nel 2009 Fra Diavolo di Vincenzo Addessi, nel 2010 Aurora di Roberto Bruno e Paolo Bonomo, mentre nel 2011 il trofeo volò nella Repubblica Ceca, vinto da Bohemia Express di Evropska’ Vodni Doprava. Chi alzerà l’ambito trofeo quest’anno? L’organizzazione Yacht Club Favignana sta procedendo a gonfie vele per rendere questa quattro giorni spettacolare. Il percorso della regata è delineato tra lo specchio d’acqua compreso tra Favignana, Levanzo e Marettimo. Regate costiere e sulle boe. Decideranno i giudici di gara. Come nelle altre edizioni, sarà presente una qualificata giuria internazionale. L’impianto sportivo è articolato e studiato di concerto con gli interlocutori più qualificati del settore nautico: CONI, FIV.
I rappresentanti dell’ Aeronautica Militare (per le previsioni meteo) e della Marina Militare e della Capitaneria di Porto (per la sicurezza).”E’ l’incontro velico di fine estate”, dice Chiara Zarlocco, presidente dello YCF: un appuntamento irrinunciabile nella straordinaria cornice dell’isola di Favignana, che sa sempre regalare regate emozionanti e un dopo gara mai banale, grazie all’ospitalità e al bel cerimoniale all’interno dello stabilimento Florio, l’ex tonnara restaurata, tornata nuovamente punto di riferimento dell’isola.
Matteo Miceli e l’avventura oceanica in solitario
Tra gli eventi clou di questi giorni di regate c’è sicuramente la grande anteprima della prossima impresa di Matteo Miceli, l’atleta di punta dello YCF, che presenterà il programma del suo giro del mondo in solitario, oramai prossimo alla partenza prevista per il dicembre di quest’anno, con il suo Class 40, costruito presso il Cantiere Navale d’Este di Fiumicino. Uno scafo decisamente ricco di novità progettuali che sarà completamente equipaggiato per navigare senza assistenza e secondo un approccio completamente ecologico: zero emissioni, autonomia energetica, utilizzo di fonti totalmente rinnovabili. La barca più accattivante ed innovativa del momento, per un’idea che sembra uscita da una storia di esploratori d’altri tempi: il giro del mondo da Roma a Roma in solitaria senza assistenza. Una grande avventura per Miceli che vuole parlare non solo agli appassionati di nautica ma a tutti; una barca che col suo carico “sostenibile” vuole lanciare un messaggio forte in favore dell’ambiente e di nuove soluzioni energetiche.