Parco dell’Asinara o parco eolico?

Ci riprova la S.E.V.A srl.
Il 30 aprile ha presentato nuovamente domanda di concessione demaniale per la realizzazione di un impianto eolico “off-shore” nel nord della Sardegna. L’impianto, che dovrebbe occupare un’area di circa 3 milioni (!) di metri quadrati tra Porto Torres, l’Asinara e Stintino, produrrebbe una potenza complessiva annua di 250.000 megawatt.

“La sfrontatezza di questi progetti – afferma il deputato sardo del Pdl Mauro Pili – emerge in tutta la sua gravità proprio quando tutte le istituzioni regionali e non, hanno manifestato la totale contrarietà a tale tipo di realizzazioni”.

Già la precedente richiesta infatti, presentata un anno fa dalla stessa società e per un progetto analogo, era stata respinta dal presidente della giunta regionale Ugo Cappellacci che, in virtù di una delibera della giunta regionale, di fatto vietava l’installazione di nuovi parchi eolici in tutta la Sardegna.
“Chi ha suggerito a questi signorotti di riproporre il progetto e soprattutto per quale motivo? Tutto ciò – ha detto Pili – merita una risposta urgente del Ministro per fugare qualsiasi sospetto sul fatto che qualcuno stia avallando questa procedura e questo scempio”.

“L’ennesimo tentativo di speculazione sulle coste della Sardegna va rispedito al mittente e i Ministri Corrado Passera e Corrado Clini devono rispedire immediatamente al mittente il progetto sulla costa dell’Asinara perchè improponibile sul piano paesaggistico ambientale e autonomistico-costituzionale”, afferma Pili nel suo intervento a Montecitorio questa mattina, presentando un’interrogazione con la quale richiama “le violazioni costituzionali che dovrebbero indurre a vietare senza indugi questo tipo di insediamenti nella nostra Regione”.

“Il progetto – ha detto Pili – rappresenta l’ennesimo assalto paesaggistico allo straordinario golfo di Porto Torres – Asinara con gravissimo pregiudizio ambientale, naturalistico dell’intera costa inserita in un contesto di tutela di primario livello. E’ indispensabile – prosegue il parlamentare – fermare questa arroganza pseudo imprenditoriale di chi, impunemente, progetta, sul mare della Sardegna, una devastazione paesaggistico ambientale inaudita”.

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