Là dove era partita con la cerimonia di inaugurazione, in Piazza Campanella all’Arsenale, la nove giorni delle World Series di Coppa America a Venezia si è conclusa con le premiazioni dei primi tre team classificati nelle graduatorie finali delle regate di flotta (Energy, Oracle Spithill e New Zealand) e dei match races (Artemis, Luna Rossa Piranha e ancora Spithill).
Pioggia e vento hanno tradito, dopo che la Laguna aveva risposto ai suoi detrattori regalando giornate in cui ha dimostrato che sulle sue acque si puo’ assolutamente regatare. Fortuna che i catamarani AC45 ad ala rigida, il nuovo mezzo scelto dagli organizzatori per avvicinarsi agli AC72 della Coppa America vera e propria, oltre a permettere di avvicinarsi al pubblico (e mai come in Laguna questo si e’ visto), consentono di regatare in condizioni nelle quali i monoscafi nemmeno escono dai box.
Unico rammarico, per i tanti tifosi della ‘Nazionale della vela’, e’ stata la giornata finale di Luna Rossa, che aveva fatto crescere nei giorni scorsi la passione con i tanti successi parziali, ma che ha ‘tradito’ nelle regate conclusive, chiudendo fuori tempo massimo con entrambi gli scafi nella regata di flotta, perdendo il match race decisivo con Piranha contro Artemis e consolandosi solo con il primo e il terzo posto nello Speed trial. “Ma, per essere il team più giovane – ha commentato con filosofia lo skipper Max Sirena – la settimana va considerata positiva”.
Una settimana che va in archivio, con il simbolico passaggio di consegne sul palco dal sindaco Orsoni alla rappresentante del comitato organizzatore di Newport: sarà lì, dal 26 giugno al 1 luglio, che le World Series scriveranno la pagina conclusiva. Venezia, invece, archiviata l’ottima esperienza, e’ già proiettata ad aprile 2013, quando la Coppa America tornerà in Italia.