Nel messinese le micidiali e illegali spadare dei pescatori rallentano la flotta della regata. Due barche rimangono impigliate. L’organizzazione dovrebbe denunciare questi pescatori di frodo che uccidono il mare.
Una spadara posizionata tra Cefalù e Milazzo ha rallentato nella notte la Targa Florio del mare. Nella tappa tra Cefalù e Giardini Naxos lunga 85 miglia due imbarcazioni, prima “Hagar II” e poi “Este40”, sono rimaste impigliate in una spadara, che era stata calata nella prima serata dai pescatori del messinese. La prima imbarcazione a vela è riuscita a svincolarsi dopo almeno un’ora. La seconda, “Este40”, timonata da Matteo Miceli, è riuscita in poco tempo a liberarsi dalla rete che era rimasta impigliata alla chiglia e al timone.
I tempi sono stati accorciati dall’intervento sott’acqua del disabile sportivo siciliano Fausto Firreri – a bordo dell’imbarcazione di Matteo Miceli – che è riuscito a tuffarsi e nella notte, con lampada tascabile, e ha così liberato la chiglia dalla rete e dal timone. Miceli col suo equipaggio (a bordo ci sono anche Andrea Fornaro, Marco e Valerio Brinati) è poi riuscito a raggiungere l’imbarcazione dei pescatori, invitandoli a tirare, con urgenza, la spadara, evitando così che gli altri equipaggi potessero subire lo stesso rallentamento. Le spadare sono veri e propri devastatori della fauna marina. E’ un sistema che cattura ed uccide tutto ciò che nuota nei loro pressi: ad esempio, delfini, tartarughe, balene e capodogli. Sarebbe bene che l’organizzazioe della regata denunci questi pescatori. Alle 12 di oggi sia “Hagar II” che “Este40” erano prossimi ad arrivare allo Stretto di Messina. Intanto tutte le imbarcazioni sono passate da Cefalù, sostando mezz’ora come da regolamento, e sono ripartite alla volta di Giardini Naxos, dove sono attese nella giornata di oggi. La classifica in tempo compensato vede in testa “Hagar II” di Gregor Stimpfl e Alberto Taddei, seguito da “Oxidiana” del trapanese Ignazio Cusumano e da “Nigno” di Francesca Marino di Mazara del Vallo.
Le tappe della Targa Florio del Mare:
Favignana – Cefalù = 97 miglia
Cefalù – Giardini Naxos = 85 miglia
Giardini Naxos – Marzamemi = 68 miglia
Marzamemi – Sciacca = 120 miglia
COMUNICATO
STAMPA
Pesca. Illegali le spadare, la Corte di
Giustizia Europea condanna l’Italia
L’Italia
condannata
dalla Corte di Giustizia Europea per l’uso illegale di
“reti
pelagiche derivanti” (spadare). L’Enpa: “Una grande
vittoria. Ma i cittadini pagheranno due volte
per colpa dei
pescatori di frodo e di un governo assente”.
Roma
29
ottobre 2009 – L’Italia è stata condannata oggi dalla
Corte di
Giustizia Europea per l’uso di reti pelagiche derivanti
(spadare), bandite
fin dal 1 Gennaio 2002.
“Questa
condanna rappresenta il
coronamento di un successo per una battaglia
condotta personalmente da
anni e grazie alla collaborazione
dell’Avv. Stefutti, dei ricercatori e
delle associazioni
internazionali come Oceana e Greenpeace”- dichiara
Ilaria Ferri
Direttore Scientifico e Responsabile campagne internazionali
dell’Ente Nazionale Protezione Animali” – “La sentenza
chiarisce
definitivamente che l’Italia è responsabile per
aver permesso
l’utilizzo indiscriminato di reti spadare che
catturano oltre l’80% di
specie accessorie e sono causa della morte
di migliaia di cetacei e
tartarughe ogni anno. Il nostro lavoro
è finalmente stato premiato,
ma siamo solo al primo passo di
una vittoria che per essere
definitivamente tale, deve ora vedere il
sequestro definitivo di ogni
spadara e il controllo quotidiano sullo
sbarco del pescato. Purtroppo
saranno di nuovo i cittadini,
contribuenti italiani, a pagare per un
Governo assente. Nel luglio
scorso, infatti, il sottosegretario del
Ministero delle Politiche
Agricole e forestali con delega alla pesca
Buonfiglio è stato
costretto dal Tar del Lazio a ritirare il suo
decreto sull’uso delle
ferrettare”.
“Come cittadini
e rispettosi
dell’ambiente – prosegue Ferri – non solo abbiamo già
pagato
il piano di riconversione sull’uso delle spadare a suo tempo, ed
oggi siamo costretti di nuovo ad assumere oneri intollerabili per colpa
di
pescatori di frodo e di una politica assente se non addirittura
connivente”.
ENPA – ENTE NAZIONALE
PROTEZIONE
ANIMALI
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Direttore Scientifico e
Responsabile rapporti
internazionali
Ente Nazionale Protezione
Animali – Onlus
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