Ultime pandette, trimarani all’orizzonte

A fine mese la Corte Suprema di New York emetterà il verdetto sulla causa che vede opposti Alinghi ed Oracle, Detentore e Sfidante della Coppa America. Una vittoria di Oracle, dice lo svizzero Bertarelli, aprirebbe la strada ad un duello con i multiscafi: uno contro l’altro invelati.
“Se gli americani dovessero vincere”, spiega Ernesto Bertarelli, patron di Alinghi, vincitore del Trofeo a Valencia nel 2007, “non riteniamo che sia possibile negoziare con loro e trovare un accordo. Ci prepariamo dunque ad un duello al meglio delle tre regate con dei multiscafi giganti, da tenersi a Valencia nel 2010”.  Oracle, tuttavia, che pure ha proposto e portato in giudizio Alinghi per ottenere un duello di questo tipo, ha comunque indicato che in caso di vittoria giudiziaria cercherebbe in ogni caso un’intesa con Alinghi per lo svolgimento della regata da tenersi in forma tradizionale, con i 18 sfidanti iscritti alla 33 esima edizione del Trofeo. Poche idee, ma confuse dunque.

Chiaro invece Bertarelli, che esclude completamente questa via d’uscita, tanto più che il suo equipaggio si allena su di un trimarano oramai da oltre un anno e che a luglio potrebbe già essere varata “l’arma” del duello, il trimarano in costruzione negli Stati Uniti, una macchina da velocità lunga circa 30 metri, infernale e complicata quanto basta.

Inoltre, in caso di vittoria svizzera, il patron di Alinghi dubita che Oracle possa ancora iscriversi alla regata: “Spetta ai Challenger decidere”, ha detto, “ma è vero anche che Oracle ha avuto tutto il tempo per presentare l’iscrizione (15 dicembre 2008 n.d.r.) e che non l’ha fatto. Insomma, il più convinto della sfida in trimarano sembra proprio Bertarelli, segno da una parte che la vittoria in tribunale non è per nulla certa e, dall’altra, che il progetto multiscafi è oramai inarrestabile.

Gli americani hanno accusato Alinghi di avere adottato un regolamento di regata, scafi e regole, troppo di parte (eufemismo), tale da non rendere credibile la sfida, e per questo l’hanno portata in Tribunale a New York, l’unica Corte deputata a derimere la questione sulla base del “Deed of Gift”, l’ultra centenario regolamento di Coppa America.

Sito ufficiale:America’s Cup

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *