Targa Florio, sprint finale

Partita da Favignana la regata che circumnaviga la Sicilia, 430 miglia a tappe.
Ispirata alla celebre gara automobilistica dei primi del ‘900, ha preso il via dall’isola di Favignana la prima Targa Florio del Mare, un appuntamento che promette di diventare imperdibile per gli appassionati. Spinte da un vento di scirocco le venti imbarcazioni in gara hanno preso la via di Cefalù, per circumnavigare la Sicilia in senso orario.

Entra nel vivo la Targa Florio del Mare® che giovedì ha visto le imbarcazioni in gara doppiare la boa di Marzamemi (Siracusa).

Consistente il vantaggio di “O’Saraxino”, l’ X-Yachts 55 della Lega Navale di Siracusa dell’armatore Antonino Saraceno, che guida la regata e che è giunta a Marzamemi alle 21.15.
Nove ore più tardi arrivava “Elima”, seguita da un quartetto formato da “Oxidiana” (alle ore 7:12), “Aida” (8:04), “Nigno” (8:30) e “Sofi” (8:58). Solamente alle 11:15 l’arrivo nel siracusano di “Chrisclaire”.

Adesso rotta verso Sciacca: i regatanti dovranno affrontare 120 miglia di mare (è la tappa più lunga della regata) caratterizzate da forti correnti e tratti molto insidiosi, come quello di Capo Passero. Sarà probabilmente l’ultimo banco di prova per le imbarcazioni prima della “passerella” verso Favignana dove Sabato si concluderà la regata.

Pos. N°Velico Yacht Armatore CL Ora Arrivo Tempo Reale Tempo C. Punti
1 ITA15755 O’SARRAXINO A.Saraceno C1 +02:21:25:20 57:26:20 57:26:20 1.00
2 ITANIGNO NIGNO P.Fornich C3 +03:08:30:03 68:31:05 58:14:19 2.00
3 ITA15937 SOFI S.Abate C3 +03:08:58:50 68:59:50 58:43:04 3.00
4 ITA15162 AIDA G.Calandrino C3 +03:08:04:15 68:05:15 61:58:34 4.00
5 ITA17442 OXIDIANA I.Cusumano C2 +03:07:12:20 67:13:20 62:45:53 5.00
6 ITA15358 ELIMA S.Cappello C1 +03:06:50:05 66:51:05 63:55:19 6.00
7 ITACHRIS CHRISCLAIRE G.Pellegrino C3 *non arrivato **    
 
Da Cefalù a Giardini di Naxos, con tappa il 14 di maggio, poi Marzamemi (Giovedì 15 Maggio); Sciacca (Venerdì 16) per poi fare ritorno a Favignana Sabato 17 (con limite stabilito dai giudici per le ore 18) in concomitanza con l’antico rito della “Mattanza”. «Ma qualsiasi previsione lascia il tempo che trova dato che in mare bisogna tener conto delle condizioni meteo marine che possono in qualsiasi momento influenzare l’andamento della regata», precisa Pasquale Teri, presidente del comitato di regata e giudice internazionale della Federazione Italiana Vela, che aggiunge: «una regata d’altura come questa è molto impegnativa e richiede una grande esperienza dell’equipaggio.

Si prevede vento di Scirocco attorno ai dieci/dodici nodi. Sulla difficoltà della regata gli fa eco Chiara Zarlocco, presidente dello Yacht Club Favignana: «E’ una gara dura, tosta per essere chiari: 430 miglia possono rivelarsi un percorso davvero ostico e la regata richiede un alto livello di preparazione tecnica».
Nello specifico dunque, ogni tappa ha le sue caratteristiche: se la prima tratta verso Cefalù non dovrebbe rivelarsi particolarmente ostica, il discorso cambia per la seconda tappa che dalla provincia di Palermo approda a Giardini Naxos: «l’attraversamento dello Stretto di Messina è un passaggio complesso a causa del traffico marino e, soprattutto, delle forti correnti.

Sia le imbarcazioni che gli equipaggi saranno messi a dura prova» è l’analisi di Pasquale Teri. Giardini Naxos – Marzamemi è invece un segmento di regata cosiddetto di avvicinamento per via della linearità del percorso. La Targa Florio del Mare® farà poi rotta verso Sciacca, 120 miglia e seconda come tasso di difficoltà a causa delle forti correnti in prossimità di Capo Passero: il comitato di gara stima la durata di questa tappa in venti/ventiquattro ore, ma potrebbe essere più veloce in presenza di Scirocco. L’ultima tratta, il ritorno a Favignana, sarà una sorta di “passerella” e richiede una tecnicità assoluta.

Ci sono tutti gli ingredienti, dunque, per un grande spettacolo e la presenza dei pit-stop (durante i quali le imbarcazioni sono tenute a firmare il ruolino di marcia ed eventualmente fare riparazioni e/o cambiare i membri dell’equipaggio) aggiunge alla competizione maggiore agonismo.

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