Brezza irachena in Costa Azzurra

E’ sotto sequestro conservativo l”Ocean Breeze’, il lussuoso yacht lungo 82 metri appartenuto al defunto dittatore iracheno. Era stato messo in vendita su internet per 24 milioni di euro. Ma Baghdad lo reclama.

Il tribunale di Nizza – dove l’imbarcazione si trova attraccata al porto dal novembre del 2007 – ha congelato la vendita dallo scorso 31 gennaio secondo la richiesta del governo iracheno convinto che sia di proprieta’ dello Stato.

Lo yacht e’ un vero e proprio gioiello: decorazioni in oro, argento, legno di mogano e marmo, blindato, dotato di un lanciamissili e un mini-sommergibile per la fuga, con piu’ piscine e saune, decine di camere e saloni con maxi schermi, una moschea, un mini ospedale. Era stato commissionato nel 1979 da Saddam Hussein, non appena arrivato al potere, ai cantieri navali danesi Helsingor Vaerft. Gli fu consegnato nel 1981 e Saddam lo chiamo ”Qadisiyah Saddam’, dal nome della vittoria degli arabi sui persiani nel VII/o secolo.


L’aviazione iraniana al tempo aveva iniziato a bombardare il porto di Bassora nel sud dell’Iraq e nel 1986 Saddam dovette metterlo al sicuro nella rada di Gedda nel Mar Rosso, in Arabia Saudita, dove restera’ per circa 20 anni, praticamente
inutilizzato, ma con un equipaggio a bordo di una decina di greci.
Come per i suoi alberghi in Marocco o i suoi miliardi depositati in Svizzera, Saddam Hussein non appare come proprietario dello yacht ma ha uomini e societa’ prestanome piazzati in vari paradisi fiscali, nel mare dei Caraibi. Circa cinque anni dopo la caduta del loro ” protettore” – scrive il quotidiano francese Le Figaro – questi ” misteriosi proprietari” devono arrendersi all’evidenza che
” l’eta’ dell’oro non ritornera”‘ e sono costretti a mettere in vendita lo yacht
che “invecchiava” nella rada di Gedda. Come vetrina hanno scelto Nizza, vicino alla rocca monegasca perche’ “li’ gli acquirenti non mancano”.
Cosi’ alla fine del 2007 Qadisiyah Saddam salpa l’ancora dal porto saudita, cambiando nome in ‘Ocean Breeze’, ed arriva nel porto francese. I potenziali acquirenti dovranno rivolgersi ad un intermediario londinese, Nigel Burgess, specialista di nautica di lusso. E’ a questo punto che lo stato iracheno interviene,
incaricando l’avvocato Ardavan Amir-Aslani di recuperare lo
yacht. Su sua richiesta il tribunale di Nizza ha cosi’ disposto il sequestro conservativo dell’ imbarcazione. Nello yacht e’ stato ritrovato un titolo di
proprieta’ emesso dalla compagnia di assicurazioni inglese Llyods a nome del
governo iracheno. “Questo documento e’ la prova che questa barca appartiene allo Stato iracheno”, secondo l’avvocato.
“Il mio problema e’ stabilire chi c’è dietro la societa’ offshore che si trova sulle Isole Caimans. Sara’ difficile smascherare queste persone che dispongono di un
semplice titolo al portatore”, ha spiegato Aslani, secondo il quale
” dietro questa societa’ si troverebbero alcuni membri della famiglia di Saddam Hussein”. Saddam Hussein, i cui beni sono stati tutti sequestrati
dall’Onu, possedeva in Costa Azzurra due proprieta’: una villa a Cannes acquistata per 10 milioni di euro nel 1982 ed un’altra residenza a Grasse

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