Route du Rhum, un’altra bevuta ancora

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Settantaquattro skipper in gara tra Saint-Malo (Bretagna) e Poite-à-Pitre (Antille francesi) in una regata divenuta oramai quasi un fatto in famiglia, per soli “marins” d’oltr’alpe. Scarsa, infatti la partecipazione straniera in un mondo della vela oceanica sempre più dominato dai francesi, in cui gli
italiani brillano per assenza.

I grandi favoriti sono naturalmente i velocissimi multiscafi, macchine da velocità pura capaci di medie inimmaginabili, ma anche estremamente fragili e spesso insicure. E tra questi il principale dei favoriti è l’astro Michel Desjoyeaux, già vincitore nel 2002, grande figura di marinaio, a suo agio nelle traversate in solitario.

Ma lungo le 3510 miglia di regata, in un periodo dell’anno in cui le perturbazioni cominciano a viaggiare veloci e profonde, soprattutto nella prima difficilissima parte del percorso, in attesa di trovare gli Alisei, ci saranno anche i multiscafi più piccoli e i monoscafi.

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Italiani di classe

Conferme e nuovi lampi dai Campionati italiani: vincono Negri-Viale (Star); i Sibello (49er); Marcolini-Bianchi (Tornado); Desiderato-Saettone (470 M); Saccheggiani-Sassetti (470 F); Poggi (Finn); Belli Dell’Isca (RSX M); Laura Linares (RSX F); Bottoli (Laser); Larissa Nevierov (Laser Radial)

Conclusione nel segno del vento leggero a Napoli per l’ultima giornata dei campionati italiani delle classi olimpiche, la “mini-Olimpiade” della vela azzurra giunta alla sua 12^ edizione unificata. I titoli sono stati assegnati regolarmente nelle 10 classi in gara:
6 prove corse per le classi a singolo (Laser, Laser Radial, Finn e tavole a vela RS:X maschili e femminili), 5 invece per le classi in equipaggio (Star, 49er, Tornado e 470 maschili e femminili). Invariati i leader delle classifiche della vigilia. Ecco i vincitori e il podio di tutte le classi.

Nella classe Star i campioni europei Diego Negri e Luigi Viale (Fiamme Gialle) hanno concluso l’ottima stagione conquistando il titolo italiano con un ottima serie di piazzamenti (1-1-2-11-3), e superando di 5 punti in classifica gli esperti gardesani Silvio Santoni-Sergio Lambertenghi (2-2-16-7-1) e di 7 l’equipaggio di Bracciano Giorgio Poggi-Giovanni Stilo (6-7-1-1-6). Quarto posto per Semeraro-Del Col e quinto per Barovier-Coppola.

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Panama, un Canale che vale doppio

I cittadini di Panama sono chiamati a votare per il referendum sul raddoppio del canale. Dovranno decidere se approvare o meno un progetto dal valore di 5 miliardi e 250 milioni di dollari, capace di moltiplicare il valore dei transiti.

Il “sì” al progetto appare quasi scontato nelle previsioni della vigilia. Da una parte perchè altrimenti l’attuale Canale, entro il 2012, finirebbe per diventare obsoleto davanti alle nuove e gigantesce navi che solcano i mari, ma soprattutto perchè altrimenti ci penserebbe la concorrenza a gettarsi a capo fitto in un’impresa faraonica, certo, ma dai profitti scontati e ricchissimi: si calcola che il giro di affari, oggi di un miliardo e 400 milioni di dollari l’anno, triplicherebbero abbondantemente in soli 10 anni.

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Tre oceani di solitudine

Tutto è pronto a Bilbao, nei Paesi Baschi spagnoli, per la partenza del giro del mondo a tappe, il vecchio Boc Challenge, poi Around Alone, che oggi ha cambiato nome per l’ennesima volta e che festeggia quest’anno i suoi 25 anni di vita.

Il 22 ottobre saranno al via i migliori specialisti degli oceani che si getteranno a capofitto verso le alte latitudini dell’emisfero Sud, a lambire l’Antartide, unica grande boa da circumnavigare prima di risalire verso l’equatore.
Un viaggio all’inferno di andata e ritorno, alle prese con i ghiacci, gli iceberg vaganti, il freddo ed i venti ad oltre 60 nodi. Un’impresa per pochi.

In questa edizione l’organizzazione ha diviso le 30 mila miglia del percorso, circa 54 mila chilometri, in tre sole tappe, tra le quale spicca il temibile “tappone” che mette insieme l’oceano Indiano e quello Pacifico, per poi far ritorno a Bilbao la prossima primavera. Tra i participanti figura anche il leggendario Sir Robin Knox-Johnston, 67 anni, che per primo ha circumnavigato il globo in solitario e senza scalo, un’impresa epica che negli anni ’60 gli valse il titolo di baronetto di Sua Maestà la Regina
Elisabetta.

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Torino, stella marina: obiettivo Coppa America

La città di Torino sposa il progetto di una sfida alla Coppa America da parte di un gruppo di velisti disabili.

IDEAARGO è l’iniziativa di un gruppo di sportivi disabili che nel 2010, in occasione della 33 esima edizione, tenteranno la conquista dell’America’s Cup. Alla guida degli “argonauti” c’è un talento naturale, Lars Grael (nella foto) olimpionico della classe Tornado e campione del mondo Lightining, menomato da un grave incidente in barca. Ma ora l’obiettivo è di vincere la Coppa America.

Pesce, finchè ce n’è

Un’equipe di 12 studiosi ha analizzato i dati degli ultimi 50 anni, relativi ad alcune note zone di pesca e, quindi, la vita di alcune specie di pesci, ripercorrendo la loro storia a ritroso anche di mille anni. Il risultato è che venendo a mancare per estinzione anche un solo elemento della catena alimentare, l’intera specie marina è destinata alla scomparsa. Il problema non risiede solo nei mutamenti climatici e nel generale riscaldamento dei mari, ma nelle attività di pesca, divenute estremamente sofisticate per meglio rispondere alle esigenze dei consumatori. Un circolo vizioso che sembra non avere soluzioni, se non quella finale prospettata per il 2050.

Dieci, ma non li dimostra

Dopo due anni di “riflessione” la campionessa grossetana torna in acqua e si prende la rivincita sulla rivale di sempre, la francese Merret che nelle Olimpiadi di Atene 2004 le soffiò l’oro sul filo di lana. E adessso Pechino 2008, con il nuovo windsurf olimpico: una sfida tutta da apprendere.

“E’ stato un successo bellissimo e incredibile, per come è maturato, in un campionato record con 80 atlete, deciso da una volata degna di un mondiale di
ciclismo! Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno portato in forma a questo appuntamento, il mio staff tecnico di Grosseto e i tecnici della federazione.
Dopo due anni di sosta seguiti ai Giochi di Atene, la voglia di tornare era tanta, ma anche le incognite. Il nuovo windsurf olimpico RS:X è una rivoluzione rispetto al vecchio Mistral. Una tavola completamente diversa, tutti gli atleti e le atlete dovranno scoprirla piano piano, e ci sono due anni fino a Pechino 2008. Ne vedremo delle belle. Io intanto mi tengo stretta il primo titolo iridato della nuova classe, e sono felicissima”.

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Bentornata Sensini, campione del Mondo!

Alessandra Sensini campionessa del mondo RS:X 2006! Una Medal Race indimenticabile: l’azzurra vince in volata. E’il 10° titolo iridato della regina del windsurf.

La surfista azzurra Alessandra Sensini ha vinto a Torbole il primo titolo Mondiale del nuovo windsurf olimpico classe RS:X. La Medal Race di finalissima si è svolta con vento sui 12 nodi, e ha riservato emozioni a non finire, trasformandosi presto in un match race tra l’azzurra e la giovane spagnola Marina Alabau. La regata e il campionato decisi nell’ultimo bordo, un lasco di 100 metri nel quale Alessandra Sensini ha raggiunto e superato la Alabau, fino a tagliare il traguardo con un vantaggio di un metro e mezzo. Una vera e propria volata, come raramente si vede nella vela. Grande la gioia della fuoriclasse grossetana, che subito dopo l’arrivo si è tuffata in acqua per poi riemergere avvolta dal tricolore, tra le grida dei tifosi e degli appassionati.

Alessandra Sensini aveva vinto il suo ultimo titolo mondiale del windsurf olimpico nel 2004 in Turchia (classe Mistral). Quello vinto oggi a Torbole è il 10° titolo iridato della regina del windsurf, da quello del 1987 (juniores) passando per il trionfo nella Coppa del Mondo professionisti del 1994. In quattro edizioni dei Giochi Olimpici, invece, Alessandra Sensini ha vinto la medaglia di bronzo a Savannah (Atlanta 1996), l’oro a Sydney 2000 e ancora il bronzo ad Atene 2004. A 36 anni, e con soli 4 mesi di preparazione dopo quasi due anni di stop seguiti alle ultime Olimpiadi, l’azzurra si conferma straordinaria campionessa, atleta simbolo ed esempio di classe e carattere. Il podio del primo campionato del mondo del nuovo windsurf olimpico vede dunque al primo posto Alessandra Sensini (Italia), al secondo Marina Neira Alabau (Spagna) e al terzo Faustine Merret (Francia).

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