Vittoria per Gabrio Zandonà e Andrea Trani nella classe 470 M; secondo posto per Pietro e Gianfranco Sibello nel 49er. Brillante 5° posto finale per Diego Negri e Luigi Viale nella classe Star.
La vela olimpica azzurra espugna Medemblik, santuario olandese delle regate e tappa del circuito Eurolymp, conquistando un primo e un secondo posto finali, con due successi nelle Medal Race. Artefici del successo i due equipaggi di punta della squadra italiana: Gabrio Zandonà-Andrea Trani, oro nella classe 470, e Pietro e Gianfranco Sibello, argento nel doppio acrobatico 49er.
Gabrio Zandonà e Andrea Trani (campioni del mondo nel 2003, 10° alle limpiadi di Atene 2004) hanno conquistato l’oro nella classe 470 vincendo anche la Medal Race. Quattro primi, un secondo e un terzo di manche che hanno portato i due atleti della Marina Militare a un successo netto: 17 punti sui secondi (i tedeschi Zellmer-Heiko) e 26 sul terzo (gli australiani Belcher-Behrens che hanno superato i connazionali Willmot-Page con i quali si contendono Pechino 2008). Gli altri italiani: 20° Desiderato-Saettone e 27° Fonda-Guerra.
L’argento azzurro è arrivato dai fratelli alassini Pietro e Gianfranco Sibello (Fiamme Gialle), che hanno così completato la splendida rimonta dopo una prima giornata tutta in salita (un OCS e due piazzamenti oltre il decimo), fino a superare gli inglesi Campbell Jones-Asquith vincendo alla grande la Medal Race. Il secondo posto li lascia a soli 7 punti dagli statunitensi Larson-Spaulding, splendidi leader per l’intera serie, ma più volte battuti dagli azzurri nel finale. I Sibello confermano una stagione di assoluto valore, costantemente nelle prime posizioni e mai fuori dal podio negli appuntamenti che contano. E ora per tutti l’appuntamento è con il mondiale di Aix Les Bains in Francia, dal 5 al 10 giugno.
Vela azzurra sugli scudi a Medemblik anche per il buon 5° posto finale di Diego Negri e Luigi Viale nella classe Star (quinti anche nella Medal Race), alle spalle di fuoriclasse e medaglie olimpiche come i francesi Rohart-Rambeau, i neozelandesi Pepper-Giles e i brasiliani Scheidt-Prada. Positivo anche il 7° posto finale di Modena-Marchesini (sesti nella Medal Race).
Gli altri risultati e i piazzamenti azzurri. Classe Finn: vittoria del greco Papathanasiou, 31° Cordovani, 39° Poggi; Classe Laser: trionfo dell’australiano Slingsby (bis di Neusidlersee), 70° Gallo, 75° Baldassari; Classe Laser Radial, vittoria della belga Van Acker; 15° Larissa Nevierov; Classe Tornado: vincono i francesi Revil-Espagnon; 18° Sorrentino-Colombo; Classe RS:X maschile: successo del britannico Dempsey; 25° Heidegger; Classe RS:X femminile: vince la francese Faustine Merret davanti a due cinesi; 13° Flavia Tartaglini.
Dopo la spedizione a Medemblik, la squadra azzurra della vela olimpica entra nella fase calda della stagione: nei prossimi tre mesi sono in programma quasi tutti i campionati europei e mondiali, oltre all’ultima tappa del circuito Eurolymp a Kiel in Germania. Ma l’appuntamento più atteso per tutti è il test-event preolimpico in Cina a Qingdao, dal 18 al 31 agosto, stesse date e stessa location della vela ai Giochi di Pechino 2008. Tra una regata e l’altra del fitto programma agonistico, proseguono anche i raduni di preparazione tra la Liguria e il lago di Garda secondo il programma disegnato dallo staff tecnico federale, coordinato da Luca De Pedrini. In prospettiva, la stagione vivrà anche un autunno intenso con il mondiale del windsurf RS:X in Italia, a Torbole sul Garda, e con il preannunciato ritorno alle regate delle plurimedagliata azzurra Alessandra Sensini.
Il coordinatore dello staff tecnico della vela azzurra Luca De Pedrini commenta le regate di Medemblik (Eurolymp)
Un oro e un argento (semplificazione “spinta” per indicare un primo e un secondo posto), più un 5° posto: sono il bottino della vela olimpica azzurra di ritorno da uno degli appuntamenti-clou di ogni stagione: la Holland Regatta (ex SPA Regatta) nel bacino di Medemblik, in Olanda, nel consueto scenario di vento forte, freddo, e quest’anno anche molta instabilità e continui salti di vento. Due podi e la sensazione di una trasferta positiva. Ne parliamo con il coordinatore tecnico azzurro Luca De Pedrini.
LDP-La sensazione del dopo-Medemblik è positiva, senz’altro. Ma senza eccedere in trionfalismi: abbiamo vinto due medaglie importanti, ma si deve osservare che quest’anno la settimana olandese in alcune classi non ha avuto l’abituale livello altissimo di partecipazione. Mi riferisco in particolare al 49er e alla Star. Mentre nel 470 il livello è stato elevato. Fatta questa premessa, i nostri risultati di punta sono positivi, specialmente considerando le condizioni sempre ostiche del campo di regata: freddo, vento irregolare a raffiche, a volte quest’anno bonaccia alternata a groppi. In queste condizioni i nostri equipaggi hanno reagito bene e hanno saputo gestire l’evento.
Il 470 azzurro è stato 19° al Mondiale ISAF in Austria e ha trionfato a Medemblik, con gli stessi avversari: come è possibile assistere a differenze di risultati così nette, a distanza di una settimana?
LDP-Spesso la differenza sta nella componente psicologica. Zandonà e Trani erano arrivati in Austria su invito del’ISAF direttamente alle Finali, senza il rodaggio del campo e del tipo di regata, e forse hanno un po’ sottovalutato l’impegno. Gli spagnoli, ad esempio, hanno fatto l’opposto: sul podio in Austria e malissimo in Olanda, ma trattandosi di un equipaggio giovane si può considerare che fossero appagati, scarichi. E Medemblik è una regata con tante barche, dove gli errori si pagano carissimi.
Da parte di Gabrio e Andrea è stata molto positiva la Medal Race finale: partivano dal primo posto e quindi c’era da controllare, ma c’erano condizioni limite con un groppo di vento nel quale hanno scuffiato anche i campioni del mondo australiani. I nostri invece si sono dimostrati bravi e tranquilli, è una vittoria che vale, e che conferma i risultati che sta dando il buon lavoro che questo equipaggio sta facendo dall’inizio dell’anno con il supporto praticamente totale di Valentin Mankin.
Al contrario, i Sibello mostrano una costanza invidiabile: mai scesi dal podio in ogni regata della stagione…
LDP-A Medemblik il loro inizio era stato brutto: due prove oltre il decimo, e un OCS, cioè lo stesso errore con cui avevano chiuso in Austria. Si stava innescando una spirale di insicurezza: ne abbiamo parlato a lungo, e la reazione è stata molto positiva, sono arrivati i primi di manche e l’argento. Bene soprattutto come reazione psicologica.
La Star?
LDP-Ha sorpreso un po’ tutti vedere poche Star al via, ci attendevamo almeno 50 stelle. C’erano 3-4 equipaggi fortissimi, ma anche molti locali. Alla fine non si può parlare di test probante per i nostri, anche se i nuovi Negri e Viale hanno fatto vedere qualche singola prova interessante, considerando che hanno una barca inferiore agli avversari. Le prime vere osservazioni forse a Kiel o all’Europeo.
Le prospettive e gli obiettivi a breve e media scadenza della vela olimpica azzurra?
LDP-Ora ci prendiamo una settimana di scarico, poi ci sono in rapida successione Mondiale 49er ed Europei Laser Radial e 470 e infine la settimana di Kiel. Dopo Kiel si potrà tirare qualche somma, e riprenderemo gli allenamenti federali in vista delle Preolimpiche di Qingdao ad agosto. L’idea è di fare la trasferta solo per le classi dove abbiamo maggiori possibilità, sia con equipaggi di punta che con giovani interessanti.