Vai sul sito www.adottaundelfino.it e contribuisci a tutelare questa specie fortemente minacciata e a finanziare i Centri di Ricerca di Caprera e Lampedusa.
Adottare un delfino per contribuire a proteggerlo: è l’idea del CTS Ambiente, che ha promosso una campagna di adozione cui proventi andranno a finanziare l’attività di studio dei suoi Centri Ricerca Delfini di Caprera e Lampedusa.
Ai neo genitori andrà un kit contenente il certificato di adozione dell’animale prescelto, la sua foto con la sua storia e una maglietta.
Non si tratta solo di un’adozione simbolica ma di un concreto aiuto ai Centri di Ricerca di Caprera e Lampedusa. Attivi entrambi dal 2001, sono stati istituiti nell’ambito del più vasto Progetto Delfino Costiero, un progetto su scala nazionale che il CTS porta avanti da 10 anni e che ha attivato nel complesso 7 stazioni di ricerca per lo studio del delfino costiero, o tursiope (Tursiops Truncatus), in tutta la penisola.
Si tratta di una specie fortemente minacciata dalla pesca, dal traffico nautico e dall’inquinamento e per la cui tutela si rendono necessarie adeguate misure di conservazione.
I biologi del CTS Ambiente sono quotidianamente impegnati in operazioni di monitoraggio volte al censimento visivo degli esemplari e alla loro fotoidentificazione, tecnica che ha permesso la creazione di un database di oltre 200 individui riconoscibili dal loro marker naturale, la pinna dorsale.
I delfini che il CTS Ambiente propone di adottare simbolicamente sono esemplari realmente studiati dai suoi ricercatori.
La mascotte del gruppo è Pinnabianca, che è stato il primo delfino fotoidentificato dal Centro Ricerche Delfini di Caprera del CTS e anche il primo del Parco Nazionale di La Maddalena. E’ un esemplare adulto, probabilmente un maschio, dato che in tre anni i ricercatori del Centro non lo hanno mai osservato con un piccolo al fianco, e il suo nome deriva dalla vistosa macchia bianca sulla parte superiore della pinna dorsale.
Oltre a lui altri 5 sono i delfini che attendono di essere adottati: Alaimo, Alfa, Pioggia, Mistral e Zorro. Insieme a Pinnabianca sono stati scelti per rappresentare tutti i delfini oggetto degli studi e delle attività di conservazione svolte nei centri.